AIB Associazione Amici del Bosco - Bellinzago Novarese

FESTA PRO MISSIONI

AREA DELLE GINESTRE - ESTATE 2007

Eccomi qui a presentare questo spazio dedicato alla giornata che la scorsa estate è stata organizzata presso l'area delle ginestre. Una giornata nata con lo scopo preciso di raccogliere fondi da destinare a missioni in giro per il mondo. Una giornata all'insegna dell'allegria e dello stare insieme che ha avuto molto successo sia dal punto di vista dell'affluenza delle persone, sia dal punto di vista dei fondi raccolti.

Sono contento e ho l'onore di presentare in questa pagina la testimonianza di Gabriela, una missionaria che abbiamo aiutato con la raccolta fondi. Spero di riuscire a pubblicare una testimonianza anche degli altri missionari e anche di qualche rappresentante del gruppo di volontari pro missioni di Bellinzago. Trovate le foto della giornata in fondo alla pagina. Per chi c'era è un'occasione per ricordare una bella giornata passata insieme, e spero a chi non c'era di fargli venire la voglia di partecipare la prossima volta che la organizzeremo!

Aggiornamento di Agosto 2008: Eccomi di nuovo qui tra voi a introdurvi le foto che vennero scattate in quell'occasione di festa! Cliccando i seguenti tre link vi si apriranno altrettante pagine ospitate da Facebook dove potrete vedere comodamente e velocemente le foto. Poi per tornare a questa pagina dovete cliccare 'torna indietro' sul vostro browser di internet. Però prima di vedere le foto leggete più giù!

Oasi delle Ginestre - Festa pro missioni - parte prima

Oasi delle Ginestre - Festa pro missioni - parte seconda

Oasi delle Ginestre - Festa pro missioni - parte terza

Grazie...dicevo... prima di vedere le foto, ecco a voi la lettera di Gabriela, direttamente dall'Etiopia...o Ethiopia, come la chiama lei. Ah, a proposito, una nota editoriale: abbiamo ricevuto la lettera in formato cartaceo direttamente alla sede AIB, per evidenti ragioni tecniche ho provveduto alla sua trascrizione fedele, senza alterare una virgola di quanto scritto.

 

Gambo 30-03-2008

Carissimi “Amici del Bosco”,

un caro saluto dall'Ethiopia, ed un grazie di cuore per il vostro sostegno a favore della Missione di Gambo dove lavoro da ormai 8 anni.

Come sapete l'Ehiopia è un Paese poverissimo, colpito da siccità, con 15 milioni di persone, 400 mila bambini malnutriti, 3 milioni di persone affette da AIDS (purtroppo in continuo aumento), 300 mila bambini di strada, oltre 1000 Kmq di territorio minati, oltre 7 milioni di bambini non frequentano la scuola...

Ma l'Ethiopia è anche un Paese con una storia antica ed una ricchezza di beni culturali.

La popolazione comprende 80 gruppi etnici, l'85% dei quali vive in zone rurali dove le comunicazioni sono limitate o inesistenti a causa dello scarso sviluppo delle infrastrutture del Paese.

L'attività principale della popolazione è l'allevamento di bovini e ovini, ora si va lentamente estendendo l'agricoltura con produzione di cereali e ortaggi. Tali attività sono però svolte in modesta misura a Gambo in quanto sono moltissime le famiglie che non hanno terreno e bestiame.

La Missione di Gambo si trova a 300 Km da Addis Abeba, su un altopiano a 2300 m . di altitudine.

Dal 1972 la Missione è affidata ai Missionari della Consolata e comprende: un ospedale con 150 posti letto, un villaggio dei lebbrosi, una scuola elementare dalla prima alla ottava, una fattoria di oltre 40 ettari , 6 cappelle con annessa la scuola elementare dalla prima alla sesta classe.

L'ospedale è sorto circa 40 anni fa come lebbrosario, poi su richiesta delle Autorità Governative, è stato adibito ad Ospedale Generale. Attualmente comprende i reparti di Medicina, Chirurgia, Maternità, Pediatria, Sala operatoria ed Ambulatorio a cui accedono giornalmente dalle 300 / 400 persone. Il personale infermieristico ed ausiliario è tutto locale per un totale di 120 persone. Io lavoro come infermiera nel reparto di Pediatria. Ci sono 35 letti, ma in media abbiamo ricoverati oltre 70 bambini, 2 per letto, più brandine nei corridoi. L'età dei bambini va da pochi giorni a 12 anni. Le patologie sono diverse: infezioni di varia natura, patologie polmonari, ustioni (sempre tante e devastanti), meningiti, tetano, patologie chirurgiche e poi abbiamo sempre tanti bambini malnutriti, l'ultimo ricoverato di oggi ha un anno e mezzo e pesa 3 Kg !

La mortalità è purtroppo molto alta anche perchè, spesso, i bambini vengono portati in ospedale quando ormai è troppo tardi. Questo succede o perchè viene prima consultato uno stregone che, il più delle volte, provoca danni irreparabili, o per ignoranza da parte dei genitori che non si rendono conto che il bambino è malato, o per mancanza di soldi. Il lavoro in ospedale è molto interessante e coinvolgente, sia dal punto di vista professionale che umano, anche se le difficoltà non mancano. Le maggiori difficoltà sono dovute alla mancanza di materiale sanitario, irreperibile in Ethiopia, e mancanza di personale qualificato, infatti con me lavorano 10 ragazzi, ma solo uno di loro ha fatto il corso da infermiere, gli altri hanno imparato “sul campo”.

La gente è però sempre cordiale e riconoscente ed apprezza il lavoro dei missionari e sa che per qualunque problema o bisogno c'è sempre una porta a cui bussare.

Termino con queste parole che ho letto su un opuscolo.

“Il nostro primo compito nell'avvicinarci ad un altro popolo, a un'altra cultura, a un'altra religione, è toglierci le scarpe, perchè il luogo al quale ci stiamo avvicinando è sacro. Qualora non ci comportassimo così, correremmo il rischio di schiacciare il sogno altrui. Peggio ancora: correremmo il rischio di dimenticarci che Dio già stava lì prima che noi arrivassimo”.

 

Gabriela Bagnati










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